Serve studio di impatto della transizione energetica sulla pesca

Ho sottoposto alla Commissione europea un quesito chiaro e puntuale: intende eseguire uno studio di impatto specifico per il settore della pesca che, partendo dal rincaro dei prezzi dell’energia a cui stiamo già assistendo, valuti le prevedibili ripercussioni della refusione della direttiva sulla tassazione dei prodotti energetici e dell’elettricità (ETD)? La transizione energetica, promossa da Green Deal e Fit for 55, che impatto potrebbe avere sui nostri pescatori e sulle nostre imprese? È una domanda semplice, eppure dalla Commissione non è arrivato alcun chiarimento. Nella sua risposta, Bruxelles si limita a ribadire quello che sappiamo, ossia a elencare le tipologie di carburanti a cui si continueranno ad applicare le aliquote minime ridotte, come i biocarburanti. E rimanda qualsiasi analisi alla relazione economica annuale sulle flotte dell’Ue. Nulla aggiunge sullo studio di impatto, in particolare per la piccola pesca, che è invece fondamentale per prepararsi al meglio a una svolta epocale come quella di Fit for 55. Qui in gioco c’è il futuro di un comparto che dà lavoro a migliaia di famiglie. Servono misure specifiche per preparare la transizione da elaborare ex ante, non ex post. Ecco perché continueremo a chiedere alla Commissione uno studio di impatto.